Diana
DIANA // Vicepresidente di Confindustria // Milano
Presidente Expo2015 Spa
Nel ricordare questi fantastici sei mesi, il primo sentimento che s’impossessa di me è la nostalgia. Una nostalgia che abbiamo però già trasformato in energia positiva e costruttiva, per proiettare verso il domani quel patrimonio di credibilità internazionale che abbiamo saputo creare all’insegna del nostro “Orgoglio Italia”.
D’altronde le Esposizioni Universali sono per natura “temporanee”, e in ogni caso tutte le cose belle sono destinate a finire. Ma la legacy di questa esperienza è enorme: penso alle idee, ai progetti, e soprattutto ai ricordi che accompagnano ogni persona che è stata parte di questa straordinaria avventura.
Expo ha rappresentato una straordinaria piattaforma di relazioni, di esperienze, di conoscenze: un’occasione unica soprattutto per centinaia di migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo che hanno potuto incontrarsi di persona e confrontarsi su temi importantissimi.
Cosa porterò nel cuore di questi sei incredibili mesi? Un’infinità di ricordi, grandi e piccoli. Anzitutto l’emozione di incontrare sessanta Capi di Stato e di Governo ricevuti a Palazzo Italia. Ma penso subito anche ai volti vivaci e festanti dei 15.000 studenti di 700 scuole italiane che nell’ambito del “Progetto Scuola” hanno presentato i loro lavori su iniziative di educazione alimentare; un patrimonio straordinario che è diventato un e-book. L’Expo di Milano è stato uno dei più importanti momenti di education della storia del nostro Paese, e ha avuto un enorme ruolo formativo di quella che mi piace chiamare l’“Expo Generation”. In particolare il Padiglione Italia, col nostro progetto “Vivaio Scuola”, ha favorito l’incontro tra i visitatori e le scuole sui temi della corretta alimentazione, della sostenibilità, della food security.
Penso poi ai volti soddisfatti delle migliaia di imprenditori di tutto il mondo che hanno partecipato ai tantissimi incontri B2B e ai numerosi business forum che il Sistema Italia – Confindustria, Camere di Commercio, ICE – tutto unito, ha saputo generare. Infine, penso anche alle donne di tutto il mondo che hanno animato coi loro progetti, storie e idee il nostro spazio WE-Women for Expo di Padiglione Italia, dove si sono tenuti 25 mostre e 109 eventi dedicati a loro, di cui 38 a cura del Ministero della Salute.
Vice-President of Confindustria // Milano
President of Expo2015 Spa
When I think of these wonderful six months, the first feeling that pervades me is nostalgia. But we’ve already turned this nostalgia into positive and constructive energy, in order to project to the future that legacy of international credibility we were able to establish driven by our “Proud to be Italian”. Besides, Universal Expositions are “temporary” by nature, and all good things must always come to an end. But this experience left us with a huge legacy – ideas, projects and above all the memories that will stay with everyone who was part of this wonderful adventure.
Expo was an extraordinary platform of relationships, experience and knowledge. It was a unique experience, especially for hundreds of thousands of young people from all around the world, who had the chance to meet personally and discuss very important themes.
What will I treasure of these six incredible months? Many memories, whether little or big. First of all, the excitement of meeting the 60 Heads of State and Government who were received at Palazzo Italia.
But I also think of the lively and happy faces of the 15,000 students from 700 Italian schools, who presented their works on food education initiatives under “Progetto Scuola”. This was an extraordinary legacy that then became an e-book. The Milan Expo was one of the most important education times in Italy’s history, and it played a key
role in educating what I like to call the “Expo Generation”. In particular, with our “Vivaio Scuola” project, the Italian Pavilion encouraged visitors and schools to gather and discuss themes including proper nutrition, sustainability and food security.
Then I think of all the satisfied faces of the thousands of entrepreneurs from all around the world who attended the many B2B meetings and the many business forums that the Italian System – Confindustria, Chambers of Commerce and the Institute for Foreign Trade – was able to organise by working together.
Finally, I also think of the women from all around the world who brought their projects, stories and ideas and animated our WE-Women for Expo area at the Italian Pavilion, where 25 exhibitions and 109 events dedicated to them took place, including 38 promoted by the Ministry of Health.